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Appello di Slow Food Bologna ai candidati

Bologna, 18 settembre 2021. Desideriamo rivolgere un appello a tutti i candidati per costruire un dialogo sulla food policy per la città di Bologna. Ci rendiamo disponibili al confronto, nelle sedi e con i mezzi che si riterranno opportuni, pubblici e non.

Nel giugno 2020 abbiamo presentato al Sindaco Virginio Merola la nostra food policy per contribuire alle iniziative da mettere in campo dopo il Covid. Purtroppo – dopo oltre un anno – non abbiamo ricevuto risposte. L’idea di creare un tavolo di co-progettazione con i cittadini e tutti gli attori che si occupano di cibo è rimasta sospesa in uno scambio di email con Palazzo d’Accursio.

E oggi non solo non siamo riusciti a debellare completamente il virus e i suoi effetti, ma non abbiamo elaborato nemmeno strategie e piani efficaci per la ripresa. Siamo sospesi nel limbo di una campagna elettorale povera di dibattito e contraddittorio. Ma soprattutto senza idealità coraggiosa e innovativa.

Dialogo e confronto per raccontare il punto di vista di produttori e consumatori

Per questo abbiamo avviato una serie di conversazioni con i candidati di tutte le liste e di tutti gli schieramenti politici: pensiamo che sia venuto il momento di progettare il settore agroalimentare cittadino con una visione sistemica e di lungo periodo, in linea con i principi ispiratori dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, con il Green New Deal, con la strategia Farm to Fork. Perchè solo così sarà possibile raggiungere l’obiettivo dell’abbattimento delle emissioni di gas-serra nel nostro continente, senza il quale il mondo come lo conosciamo non ha futuro.

Stiamo provando a raccontare il punto di vista dei nostri consumatori e produttori di cibo, oltre a portare all’attenzione i grandi temi su cui Slow Food sta lavorando a livello nazionale e internazionale:

  • il clima che cambia, la giustizia sociale e la sovranità alimentare, la perdita di biodiversità, i flussi migratori, il consumo di suolo, il depauperamento delle risorse naturali, l’inquinamento degli ecosistemi terrestri e marini, l’educazione alla sostenibilità nelle scuole e altro ancora.

La nostra missione è quella di promuovere un cibo buono, pulito e giusto per tutti, dando voce ai piccoli produttori nell’area metropolitana di Bologna così come ai cittadini di tutte le età, collegando l’attuale dibattito sulle nuove misure finanziarie con la rivoluzione dell’agroecologia, con l’agricoltura di prossimità e l’economia locale, con i bisogni di socialità e salute che registriamo nei nostri mercati contadini, da sempre luogo di scambi culturali e colturali.

La food policy come un laboratorio di co-progettazione di politiche dal basso

Abbiamo individuato nella food policy – e nel percorso di co-progettazione che la sostiene – lo strumento adatto a dialogare tra le parti, a ingaggiare i cittadini nella definizione di politiche dal basso, che riguardano stili di vita e comportamenti virtuosi, salute pubblica e beni comuni.

Rinnoviamo il nostro appello ai candidati in corsa per l’assise comunale: un invito al dialogo e al confronto per mettere al centro dell’agorà una narrazione autentica sul cibo e i suoi produttori-consumatori, sulla quale rafforzare la coesione sociale e costruire nuove opportunità di sviluppo economico. Anche slow.

Se sei un candidato di un qualunque schieramento e vuoi conoscere la nostra food policy e avviare una conversazione sul cibo buono pulito e giusto per tutti, contattataci subito: info@slowfood.it