Settembre 2021 (di Nicolò de Trizio, Comitato di Condotta). Bologna e l’Emilia Romagna in generale sono famose per la gastronomia delle paste ripiene, della sfoglia al mattarello, delle lasagne ma anche dei bolliti e dei salumi sopraffini. Spesso dimentichiamo la parte orientale della nostra regione che guarda il Mare Adriatico, che ci fornisce ottimi prodotti ittici ed una gustosa cucina marinara in Romagna e sui Lidi Ferraresi.
Me l’ha ricordato il Twinside, il bistrot del Caminetto d’Oro, ristorante in verità molto conosciuto soprattutto per la cucina della tradizione bolognese dove, in effetti, più di una volta abbiamo gustato squisiti tortellini e la buona cotoletta felsinea.
Twinside: Via de’ Falegnami 6 – 40121 Bologna (Maps)
Il piatto che mi è piaciuto
Il menu presentato mi ha subito incuriosito: oltre agli immancabili salumi emiliani con crescentine e friggione, l’unico piatto a base di pasta disponibile era spaghetti al torchio con le cozze di Goro e zucchine bolognesi. I miei geni pugliesi hanno appoggiato una mano sulla mia spalla per trattenermi… ma la curiosità e la passione per i mitili mi ha soavemente provocato. Pur con qualche diffidenza, ho ordinato il piatto.
E’ stata una piacevolissima sorpresa: anche se siamo ormai a fine estate, le cozze erano profumate e saporite, in un piacevole amalgama con gli spaghetti ben cotti ed accarezzati dalle gustose zucchine coltivate sulle prime colline bolognesi. Il tutto ravvivato dalla lieve piccantezza del peperoncino.
Il vino in abbinamento
L’analisi della carta dei vini del Twinside bistrot è stata altrettanto sorprendente, viste le numerose proposte assai lontane dalle scelte stereotipate della maggior parte dei locali à la page. Perciò abbiamo osato un abbinamento ardito con un vino trentino, quello di Francesco Rosi della Vallagarina. Un rosato ottenuto dalla macerazione sulle bucce di uve cabernet sauvignon, marzemino e merlot. Nel bicchiere abbiamo versato un succo dal colore rubino chiaro, dagli intensi profumi di spezie, fiori, pepe, rosa canina; del tutto godibile e di buon complemento al piatto ordinato.
Nell’insieme il Twinside bistrot ci ha ben impressionato: oltre la buona preparazione dei piatti, la serietà e professionalità del personale, ci è sembrato che i gestori abbiano optato per scelte inusuali ma intelligenti, che conservano l’identità della tradizione cittadina affiancandola ad assaggi di altri prodotti che, comunque, appartengono alla prossimità gastronomica e culturale.
Tortellini, tagliatelle e crescentine sono buonissimi, ma ogni tanto è bello concedersi qualche piccolo salto sensoriale verso altri territori, sperimentando prodotti meno noti, sempre nel rispetto della stagionalità e della biodiversità (vorrei anche aggiungere sostenibilità ma sono stufo di sentire usare da tutti questo termine ormai a sproposito e soprattutto da chi, senza conoscerne il vero significato, in concreto continua a seguire comportamenti contrari).