Il 7 aprile di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale della Salute per promuovere la sensibilizzazione sanitaria mondiale. Negli ultimi 50 anni, questa ricorrenza ha portato alla luce questioni sanitarie globali significative: la salute mentale, l’assistenza materna e infantile; il cambiamento climatico.
Il nostro cibo è la nostra salute
Per noi di Slow Food cibo e salute sono strettamente interconnessi, non solo per l’uomo ma per tutte le specie viventi e per il pianeta stesso. Per questo abbiamo presentato un position paper (un documento programmatico) dal titolo Il nostro cibo è la nostra salute. Solo con la biodiversità si nutre il pianeta. Gli obiettivi del nostro agire quotidiano sono:
- Promuovere una dieta sana e sostenibile per l’uomo e per il pianeta, privilegiando alimenti a base vegetale, integrali, lavorati il meno possibile e prodotti localmente con metodi sostenibili;
- Scoraggiare stili di vita inadeguati che contribuiscono alla diffusione di sovrappeso, obesità e malattie degenerative croniche, dannosi per l’ambiente;
- Promuovere un’educazione alimentare che, partendo dalla sensorialità, si concentri sul principio del piacere per operare cambiamenti concreti e positivi nelle abitudini alimentari, superando un approccio esclusivamente nutrizionale che si è dimostrato inefficace a questo scopo;
- Favorire il passaggio a sistemi di produzione sostenibili e contrastare le cause della perdita di biodiversità (monocolture, allevamenti intensivi, utilizzo di pesticidi e fertilizzanti chimici ecc.);
- Promuovere la tutela della biodiversità in tutte le sue forme, dai microorganismi naturalmente presenti nel cibo, invisibili a occhio nudo, alle razze animali e alle specie vegetali nella loro variegata molteplicità;
- Comunicare il valore nutrizionale della biodiversità e le filiere del cibo buono, pulito e giusto;
- Attivare percorsi di formazione pratica e teorica per migliorare i processi produttivi e diffondere una maggiore consapevolezza sul cibo che consumiamo e sul suo impatto;
- Influenzare i decisori perché istituiscano politiche pubbliche orientate alla promozione di sistemi alimentari sostenibili e sani.
Cosa stiamo facendo a Bologna?
Per raggiungere anche questi obiettivi a Bologna vogliamo co-progettare insieme ai produttori e ai consumatori una food policy. A cosa serve? A dotarci di linee guida condivise per rendere più sostenibile la filiera agro-alimentare e ridurre gli impatti antropici sull’ambiente. Nutrire Bologna 2030 è la proposta della condotta bolognese di Slow Food per avviare una conversazione urbana, aperta e inclusiva sul cibo, sulla salute, sulla biodiversità: vuoi partecipare? Scrivici: info@slowfoodbologna.it