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Mangiare a Bologna

Quando decidiamo di provare un ristorante o un’osteria siamo animati dalla golosità (forse è l’unico nostro vizio ma… nessuno è perfetto diceva Billy Wilder), dalla curiosità e dalla voglia di impa­rare qualcosa. Gustare non vuol dire solo abbandonarsi al piacere dei cinque sensi ma anche e soprattutto informarci sulla storia, la cultura e le tradizioni dei luoghi: i valori gastronomici sono sempre riconducibili ai territori di appar­tenenza. Lo stesso vale per le proposte vinicole, brassicole o di altre be­vande: la carta dei vini è indice di competenza del ristoratore e di sensibilità verso il cliente.

Avventura e novità

Nella mai avventata selezione del ristorante ci piacciono l’avventura e le no­vità ma siamo selettivi per il tipo di cucina, stile e confort dell’ambiente. Ammiriamo i panorami e le valenze stori­co-monumentali della città o del luogo e durante le visite pro­viamo a conoscere gli chef (anche se preferiamo chiamarli cuochi a meno che non forniscano prova di essere veri maestri), a sbirciare nelle cucine – luoghi magici e di in­trigante mistero; a volte ci piace scambiare qualche parola con i gestori ed il personale di sala per comprendere la storia del locale e carpirne le prospettive future.

Due o tre ore di serenità

Se ci sediamo in un’osteria o una trat­toria, desideriamo trascorrere due o tre ore di serenità, di distacco dalla routine quotidiana. Però decidiamo di descrivere l’espe­rienza solo se ci ha in qualche modo emozionato: attenzione, non parliamo solo di sensazioni legate al cibo o alle bevande (per l’amor di Dio sono importantissime) ma dell’insieme di percezioni legate allo spazio, alle luci, agli odori, ai personaggi, agli ambienti, talvolta anche alle nebbie o alle difficoltà topografiche che rendono ogni escursione unica ed irripetibile.

Il nostro unico desiderio in queste brevi note scritte è quel­lo di condividere con altri sconsiderati ed appassionati le no­stre esperienze ed emozioni, non certo con intento di fugaci relazioni o per esprimere giudizi narcisisti, ma con l’attesa di aumentare le conoscenze collettive e di dare spazio a tanti bei luoghi ed interessanti esperienze gastronomiche territoriali.

Leggi le Recensioni tratte da Girovagando col RE-censore. Racconti di Viaggio alla ricerca di gusti ed emozioni. Nicolò de Trizio e Alessandra Senes. Editrice La Mandragora, 2015