10 febbraio. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite celebra i legumi il 10 febbraio di ogni anno, a partire dalla prima giornata mondiale del 2016, per combattere la fame e rendere più sostenibili i nostri sistemi di produzione alimentari.
I legumi, a lungo considerati “cibo povero”, sono stati rivalutati come alimenti imprescindibili delle diete salutari, quelle per intenderci che ci aiutano a vivere meglio e più a lungo. Ricchi di antiossidanti e fibre, privi di colesterolo, i legumi aiutano a prevenire malattie cardiovascolari e diabete.
Una dieta ricca di legumi fa anche bene all’ambiente: richiede poca superficie coltivata, che aiuta a migliorare grazie alla capacità di fissare l’azoto, elemento nutritivo del terreno. Prima degli anni del boom economico, tra i legumi primeggiavano i fagioli, che facevano parte dell’alimentazione quotidiana delle famiglie italiane. I più diffusi e conosciuti erano i fagioli borlotti (phaseolus vulgaris).
L’Osteria Ghitton: la ricordate?
Per celebrare la Giornata Mondiale dei legumi vi sblocchiamo un ricordo. Ricordate in via del Pratello il Ghitton? Era un’osteria dove si preparava la minestra con le cotiche e si pagava in base al tempo che si impiega per consumarla (10, 15 oppure 20 minuti). A Bologna il venerdì era il giorno della “minestra di fagioli”: al centro dei tavoli c’era una terrina di terracotta rossa piena di maltagliati; a ciascun cliente veniva dato un cucchiaio e il signor Ghitton o sua moglie registravano lo scorrere del tempo; terminati i minuti precedentemente pagati, i clienti dovevano alzarsi e lasciare libero il posto ai nuovi avventori. Si narra che i cucchiai venissero legati con una catenella ai tavoli per non farli sparire!
L’Osteria Ghitton chiuse alla fine degli anni ’50 e il luogo della pasta e fagioli per i gaudenti biassanot bolognesi divenne la trattoria Lamma in va dei Giudei, dove si mangiava fino a tarda notte! La qualità e il tipo di pasta della famiglia Lamma erano molto diversi rispetto ai Ghitton: la prima offriva una pasta e fagioli passati, estremamente densa, famosa anche per la minestra fredda di fagioli, lasciata addensare per molte ore; la seconda serviva la citata minestra brodosa con fagioli interi, cotiche e un po’ di maltagliati.
Qual è la vostra ricetta preferita? Volete assaggiarne una davvero speciale? Leggete qui quella della nostra fiduciaria Antonella.