LA PROPOSTA DI SLOW FOOD BOLOGNA PER RIGENERARE IL SISTEMA AGROALIMENTARE DELLA CITTÀ’
Il lockdown ci ha restituito una fotografia cruda del nostro sistema sociale ed economico: sotto la spinta dell’era industriale le attività antropiche hanno consumato le risorse naturali e inquinato l’ecosistema terrestre senza tener conto delle sue capacità di rigenerazione. Siamo di fronte a una crisi ecologica senza precedenti. Ci troviamo a un bivio: proseguire sulla via della “normalità” oppure rallentare e prendere parte al processo rigenerativo della Terra, ripensando integralmente il nostro modo di vivere, di consumare e di trasformare risorse naturali. Per noi di Slow Food ciò deve avvenire a partire dal cibo, che è il bisogno primario, la lente attraverso la quale guardiamo il mondo e il futuro.
Il cibo è un atto politico: a nostro parere deve essere buono, pulito e giusto perchè deve ridurre le disuguaglianze ed essere democraticamente accessibile a tutti; deve prodursi in modo sostenibile e senza sprechi; deve assicurare a tutti i lavoratori una equa retribuzione e il rispetto dei diritti, ma anche veicolare socialità, convivialità e cultura.
E’ auspicabile intraprendere la transizione verso una filiera agroalimentare corta, a impatto zero, salubre, sicura. Per fare questo occorre rafforzare il processo di collaborazione tra il pubblico e il privato, avviando una conversazione con i produttori, i consumatori, i commercianti, i ristoratori, gli enti pubblici e privati, le associazioni di categoria, le organizzazioni sociali e gli enti formativi e di ricerca, creando un’agorà per accogliere i contributi, le buone pratiche, le innovazioni e le soluzioni e armonizzarli in una proposta progettuale solida, condivisa, realizzabile.
Di qui nasce NUTRIRE BOLOGNA, 5 linee di indirizzo strategico per mettere il cibo al centro di una riflessione corale e cittadina per:
- progettare il settore agroalimentare di prossimità con una visione sistemica e di lungo periodo sul cibo “dal campo al piatto” che accolga tra i principi ispiratori i 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile, il Green New Deal, la strategia Farm to Fork e il P.S.R. 2021-2027, rinnovando l’impegno della città alla lotta al cambiamento climatico e al Milan Urban Food Policy Pact;
- sostenere la filiera corta agroalimentare, i mercati contadini e i piccoli produttori costruendo un modello collaborativo, contribuendo al welfare di comunità, all’inclusione sociale e allo sviluppo economico del territorio;
- investire nelle infrastrutture materiali e digitali per la distribuzione dei prodotti locali, ottimizzare la logistica di base puntando su mobilità sostenibile e innovazione anche per la lotta allo spreco alimentare;
- rimodulare la narrativa sulla ristorazione e sull’accoglienza per un’offerta culturale e turistica unica al mondo sostenendo la ristorazione di qualità e le botteghe artigiane;
- introdurre percorsi di educazione alimentare nelle scuole di ogni ordine e grado per una dieta più sana e sostenibile e per innovare il sistema educativo e formativo
A questo link potete visualizzare e scaricare il documento completo