fbpx Integrale: come distinguere il vero dal falso? – Slow Food Bologna

Integrale: come distinguere il vero dal falso? – Slow Food Bologna

Oggi l’integrale attrae un sempre maggior numero di consumatori indirizzati verso diete più salubri e cibi meno calorici, quindi le aziende propongono una quantità di prodotti che, spesso, sono integrali più nella denominazione che nella reale composizione.

Farine integrali o ricostituite?

Sarà capitato a tutti di acquistare prodotti a base di cereali integrali. Sulle etichette delle confezioni abbiamo notato che viene spesso usata la denominazione farina integrale. In realtà, leggendo con attenzione, è possibile rendersi conto che in molti casi si tratta di preparazioni prevalentemente a base di farina di frumento ricostituita, cioè precedentemente raffinata, a cui vengono aggiunti crusca o cruschello. Al contrario, la farina veramente integrale proviene in origine da cereali non raffinati: la crusca non viene aggiunta ma è una quota naturale del chicco di grano. In altri casi le farine integrali vengono mescolate con quelle raffinate in varie percentuali, ma questo non toglie la legittimità di definirle tutte e comunque come integrali.

Cosa dice la legge?

Tutto ciò rappresenta una sorta d’inganno legalizzato! La legge che regola tale tipologia di alimenti (DPR n°187/2001, produzione e commercializzazione di sfarinati e paste alimentari) delinea maglie piuttosto larghe e, ad attenta analisi, consente di denominare come “integrali” prodotti derivati da “farina ricostituita” con aggiunta di crusca/cruschello oppure miscele in cui la quota integrale rappresenta percentuali anche inferiori al 10%.

Quali sono i vantaggi per la salute?

Quali sono le caratteristiche biologiche che rendono diversi i prodotti realmente integrali rispetto a quelli ricostituiti? Proviamo ad approfondire. I primi hanno un indice glicemico più basso: questo indice esprime la capacità dei carboidrati contenuti negli alimenti di innalzare la glicemia. I diabetici lo sanno bene, quindi seguono diete preferibilmente priva di farine bianche; peraltro è noto che i cereali integrali riducono il rischio di insorgenza del diabete mellito. 
L’altro vantaggio del consumo di prodotti a base di farine integrali deriva dal loro contenuto nel germe del grano, costituito da numerosi componenti essenziali della cariosside: aminoacidi, sali minerali, vitamine del gruppo B, E, A e D, ma anche numerosi sali minerali quali fosforo, calcio, zinco, potassio, selenio, ferro. Importantissime sono le attività antiossidanti degli omega 3 ed omega 6, con azione di prevenzione dell’insorgenza di tumori ma anche nei confronti delle malattie cardio-vascolari e della funzione visiva.
Non meno rilevante è l’azione sull’intestino: i cereali integrali favoriscono la funzionalità intestinale grazie al contenuto di fibra che ne aumenta la motilità, inoltre rappresenta nutrimento per i batteri “buoni” del nostro microbiota intestinale.
Dobbiamo sempre ricordarci dei benefici offerti dai prodotti da farine integrali quando acquistiamo costosi integratori alimentari e lassativi in farmacia, di cui spesso potremmo fare a meno semplicemente consumando cibi meno processati.

Vuoi cambiare in meglio le tue abitudini alimentari?

Se volessi cambiare (in meglio) le abitudini alimentari, come puoi avere certezza di acquistare un prodotto veramente integrale? Ecco alcuni consigli:

  • leggi con attenzione l’etichetta nutrizionale e la lista degli ingredienti sulle confezioni che si trovano sugli scaffali dei negozi e dei supermercati: dovresti trovare la denominazione “farina di frumento integrale” con l’indicazione della proporzione rispetto ad altre farine.
  • acquista da produttori di fiducia, che ti garantiscono la fornitura di pane, biscotti ed altri prodotti da forno, costituiti esclusivamente da farine integrali. Noi di Slow Food ci riforniamo da piccole aziende che producono, preparano e vendono (anche nei nostri mercati) cibi biologici e non raffinati, quindi integrali nella sostanza e non solo nella denominazione. Sono per la maggior parte aziende locali (e ce ne sono tante), che, per raggiungere le nostre tavole, non devono percorrere centinaia o migliaia di chilometri su mezzi di trasporto inquinanti, quindi garantiscono maggior sostenibilità ambientale.

Dove possiamo acquistare a Bologna prodotti da farina integrale?

E infine: Forno Calzolari e Forno Brisa.

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La Condotta di Bologna è attiva dal 2005 ed è la custode del movimento Slow Food all’ombra delle due torri.


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