2021. Abbiamo deciso di aderire alla Campagna Bologna 30 – Una città per tutt* perchè ne condividiamo la visione, i valori che la sostengono e perchè la parola “lento” o slow per noi è sinonimo di futuro buono, pulito, giusto.
La Campagna è promossa da moltissime associazioni ed enti con l’obiettivo di raccogliere 10mila firme da portare al Sindaco di Bologna per costruire, approvare e attuare, entro il primo anno del nuovo mandato amministrativo 2021-2026 (dicembre 2022), un piano complessivo “BOLOGNA 30”.
Includere i cittadini nella ridefinizione di politiche a basso impatto che riguardano il modo in cui tutti utilizziamo lo spazio pubblico, lo attraversiamo, lo occupiamo richiede un importante cambiamento culturale e sociale. Noi siamo pronti e tu?
E’ il momento per andare piano
Cosa significa Bologna 30? Come già positivamente accolto in moltissime città europee, si tratta di ri-progettare la mobilità urbana, introducendo il limite generalizzato di velocità, per tutti i veicoli, di 30 km/h su tutta l’area della città di Bologna. Esclusi da tale limite sarebbero solo i viali di circonvallazione e alcuni assi di scorrimento principale (a 50 km/h), oltre alla tangenziale (90 km/h).
Affinchè questo sia possibile, sono necessarie una serie di interventi strutturali per rendere più scorrevole la guida agli automobilisti, più fluido lo spostamento dei mezzi pubblici, più agevole i tragitti per i ciclisti e più sicure e serene le strade anche per i pedoni. Nel centro cittadino e in prossimità di scuole e ospedali dovranno essere aumentale le Zone20 e le Zone10. In città dovranno essere pensate più zone pedonali e zone di incontro.
Andamento lento: sicurezza, sostenibilità, inclusione
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dedicato il decennio 2021-2030 alla sicurezza stradale, prevedendo un ruolo fondamentale per le città30 nella riduzione del numero di morti e feriti dovuto a incidenti di traffico e nel raggiungimento di alcuni dei Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU2030. Le prove dimostrano che le strade a 30 km/h in cui le persone si mescolano al traffico non solo salvano vite, ma promuovono anche gli spostamenti a piedi e in bicicletta e il passaggio a una mobilità a zero emissioni di carbonio).
Cosa possiamo fare a Bologna?
La città30 è prevista anche dal PUMS, il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile che dovrebbe regolare le scelte relative a come ci sposteremo all’ombra delle torri nei prossimi anni. E’ molto importante però informarsi, prendere coscienza dei dati a nostra disposizione, dei modelli europei già attivati con successo e infine firmare la petizione per chiedere al Sindaco di co-progettare insieme attività, interventi, obiettivi.
Bologna 30 è la città che vorremmo: meno morti e feriti, meno stress, meno rumore, meno smog, meno ingorghi, più biciclette, più sicurezza, più vita.
Per saperne di più, per scoprire dove e come firmare la petizione, per sostenerla e divulgarla, vai su